FRANCIA |
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5ªREPUBBLICA |
Monete in Franchi del Regno di Francia
Dopo la restaurazione del 1814, la Francia tornò ad essere una monarchia, e sul trono salì Luigi XVIII, fratello del precedente Re Luigi XVI, deposto durante la Rivoluzione Francese. L'ordinamento monarchico restò in vigore fino al 1848 (ad eccezione di un breve periodo, i cosiddetti "Cento Giorni", dal 20 marzo al 23 giugno 1815, in cui Napoleone Bonaparte riconquistò temporaneamente il potere), quando fu sostituito dalla Seconda Repubblica. Sul trono di Francia si succedettero tre monarchi, ovvero Carlo X e Luigi Filippo, oltre al già citato Luigi XVIII.
Dal punto di vista numismatico vennero mantenuti i valori già in uso nel precedente periodo imperiale, ossia i pezzi da ¼ di franco, ½ franco, 1 franco, 2 franchi e 5 franchi (coniati in argento), 20 e 40 franchi (realizzati in oro), ai quali si aggiunge la moneta da 1 decimo, coniata in bronzo negli anni 1814 e 1815 dalla zecca di Strasburgo.
Le nuove monete mantennero inalterate, rispetto alle precedenti, le caratteristiche principali (materiale, diametro, spessore e peso), mentre furono ovviamente rifatti i disegni delle due facce.
Per la coniazione delle monete il Regno di Francia si serviva di un notevole numero di zecche, disseminate sul territorio dell'intera nazione (con l'aggiunta di un quantitativo di esemplari della moneta da 20 Franchi coniata dalla Royal Mint di Londra, durante l'esilio di Luigi XVIII nel periodo dei Cento Giorni), con i singoli stabilimenti che imprimevano sui valori il proprio simbolo di zecca, ovvero:
- A - Parigi
- B - Rouen
- BB - Strasburgo
- D - Lione
- H - La Rochelle
- I - Limoges
- K - Bordeaux
- L - Bayonne
- M - Tolosa
- MA - Marsiglia
- Q - Perpignan
- R - Londra
- T - Nantes
- W - Lilla
Di seguito, l'elenco delle schede relative alle singole monete: